Indice degli argomenti
La Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Rischi e benefici della digitalizzazione nella scuola
I 4 step di un corretto percorso di digitalizzazione scolastica
La Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Nel 1989 a New York, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ratificò la convenzione relativa ai diritti all'infanzia, che comprende tutti quei diritti fondamentali per tutti i bimbi del mondo.
Oltre, alla non discriminazione, al diritto alla vita e alla sopravvivenza, uno dei principi fondamentali enunciati è quello dell'educazione. Oggi, se da un lato in Italia il diritto allo studio è abbastanza scontato, dall'altro è evidente che i percorsi educativi stanno attraversando un periodo di grande complessità.
“Sì come il mangiare sanza voglia fia dannosa alla salute, così lo studio sanza desiderio guasta la memoria e non ritien cosa ch’ella pigli.”
(Leonardo da Vinci)
Dai giorni di Leonardo da Vinci a oggi, gli studenti di tutto il mondo e di ogni epoca possono testimoniare che non c’è mal di testa peggiore di quello che arriva quando si cerca di studiare senza la voglia di conoscere!
Una delle complessità maggiori che da sempre un buon educatore deve affrontare, sia questo un insegnante o un genitore, è trasmettere l’amore del sapere e dell’apprendimento, senza confonderlo con l’istruzione obbligatoria, le pagelle e i compiti in classe.
Una buona istruzione infatti non coincide sempre con l’amore per il sapere e un buon insegnamento non sempre porta a creare un corretto metodo di studio. Colmare questo gap è il primo traguardo da raggiungere per una scuola attiva e funzionale.
Le tecnologie digitali possono venirci in aiuto?
Rischi e benefici della digitalizzazione nella scuola
Oggi l’evoluzione tecnologica non conosce limiti: è l’era dei social, della globalizzazione, della comunicazione a ogni costo. La tecnologia "invade" ogni momento del nostro vivere quotidiano e, invitata o meno, sta entrando anche nelle nostre scuole, dagli asili fino all’università.
In questo contesto è chiaro come l’insegnamento tradizionale stia stretto alle nuove generazioni, sottoposte a una vasta quantità di stimoli multisensoriali e digitali che danno voce a un tipo di curiosità che non può per definizione essere soddisfatta dai sistemi educativi tradizionali.
Diventa quindi indispensabile pensare che anche il sistema scuola debba evolversi di conseguenza, adeguandosi e aprendosi alle nuove tecnologie, preparando i nostri giovani a un futuro sempre più data driven e connesso. Attraverso un maggiore accesso alla tecnologia, gli studenti possono sfruttare strumenti di apprendimento altamente differenziati, collaborativi ed esperienziali. Inoltre, con una maggiore connettività tra vita scolastica, vita privata e vita sociale, i dispositivi mobili aprono la possibilità a nuovi modelli di istruzione al di fuori del tradizionale ambiente scolastico.
Ma in un mondo sempre più frenetico dove tutto si consuma in tempo reale, in brevi istanti e i contenuti sono ‘a tempo’ (instagram stories, snap chat...) e gli stimoli sono continui e martellanti, come evitare che anche l’insegnamento diventi un "consumo" senza riflessione?
La capacità di concentrazione e apprendimento dei ragazzi viene realmente aiutata dall’introduzione anche nella scuola di metodi digitali?
A oggi ci sono prove limitate riguardo alla possibilità che la tecnologia e l'apprendimento online stiano migliorando i risultati scolastici degli studenti. Anzi, sia gli insegnanti che i genitori nutrono preoccupazione per le distrazioni digitali, i modi in cui l'accesso disuguale e l'uso della tecnologia potrebbero abbassare il rendimento scolastico e accentuare attriti comportamentali del gruppo classe.
I 4 step di un corretto percorso di digitalizzazione scolastica
Quali sono i passaggi importanti che il personale e i dirigenti scolastici possono attuare per sfruttare i benefici della digitalizzazione nelle scuole, nelle università e negli asili?
1. Non dimentichiamo mai che l’obiettivo principale non è solo istruire i ragazzi, ma trasmettere loro l’amore per la conoscenza.
La pedagogia è più importante che mai in un mondo in cui la tecnologia ci abbaglia con le sue capacità e potenzialità, quindi non dobbiamo mai dimenticare che la digitalizzazione è solo lo strumento, il mezzo che l’insegnante ha a disposizione per insegnare, non può e non deve sostituire la figura dell’educatore.
2. Gli insegnanti e il personale devono essere formati.
Se i nostri studenti stanno imparando su una piattaforma digitale, utilizzando software, e-book, tablet o LIM, gli insegnanti devono essere ben addestrati per rispondere alle loro domande e saper padroneggiare e utilizzare al meglio la tecnologia che offrono ai loro stessi alunni.
Sia in classe che in un laboratorio informatico, gli insegnanti dovrebbero sapere come usare le risorse tecnologiche a loro disposizione e quali opportunità tali strumenti forniscono a loro e ai loro studenti.
Nel 2010 i ricercatori Peggy A. Ertmer della Purdue University e Anne T. Ottenbreit-Leftwich della Indiana University, a Bloomington, hanno dichiarato che “Molti insegnanti non comprendono il funzionamento della tecnologia educativa. Ma la sfida più grande è l'espansione delle conoscenze degli insegnanti sulle nuove pratiche didattiche che consentono loro di selezionare e utilizzare la tecnologia giusta, nel modo giusto, con gli studenti giusti, per lo scopo giusto".
Dopo nove anni, per esperienza personale, posso dire che le cose non sono cambiate molto. Nella scuola di mia figlia spesso troviamo insegnanti che usano la LIM come un proiettore non sapendo nulla delle potenzialità dello strumento, o peggio ancora che non sanno nemmeno accenderla o utilizzarla e lasciano che siano gli studenti stessi a gestire strumenti e contenuti.
3. Gli studenti devono essere istruiti all'uso dei dispositivi e dei processi digitali e conoscere i loro diritti e doveri insieme ai rischi del mondo digitale.
In una scuola digitale la formazione è la prima indispensabile forma di prevenzione.
I futuri cittadini digitali devono riconoscere i nuovi confini e le regole di questo mondo virtuale messo loro a disposizione dalla tecnologia, per saper scegliere consapevolmente.
Poiché la tecnologia viene sempre più utilizzata per insegnare a studenti di tutte le età, creare una solida cultura della sicurezza, della privacy e della propria identità on line, deve essere uno dei primi insegnamenti che la scuola digitale deve dare ai propri studenti.
Gli studenti devono non solo avere le competenze di base per l’uso degli strumenti digitali a loro disposizione, ma devono poter conoscere le “leggi” del mondo virtuale in cui si muovono utilizzando Internet, i social e gli strumenti di e-learning.
4. Imparare a selezionare i contenuti
La quasi inesauribile fonte di informazioni contenuta nell’oceano del www ci consente oggi di accedere in tempo reale a ogni tipo di contenuto. Informazioni che fino a pochi anni fa richiedevano ricerche di giorni, voluminose enciclopedie e parecchie gite in biblioteca, oggi possono essere reperite in meno di un mattino.
Questa è una grande opportunità per i nostri ragazzi e una delle più belle potenzialità della rete, diffondere conoscenze e renderle disponibili a tutti senza discriminazioni.
Ma ci sono anche dei rischi: è facile imbattersi in disinformazione, contenuti non verificati, fake-news, informazioni incomplete o datate, ecc. Diventa quindi fondamentale insegnare ai ragazzi a cercare correttamente i contenuti, a valutare le fonti, a scegliere il materiale più aggiornato e pertinente al lavoro che stanno svolgendo.
Infine è importante aiutare i ragazzi a mantenere il giusto equilibrio tra studio e integrazione dell’apprendimento con nozioni aggiuntive, ausiliarie allo studio, non confondendo l’informazione con la nozione.
Questo è il percorso del processo di digitalizzazione scolastica che meglio supporta con efficacia l’insegnamento e l’apprendimento degli studenti; un percorso che adegua la scuola all'oggi trasformandola in una guida solida, attuale, aggiornata e vicina alle esigenze e alle urgenze dei ragazzi e della nostra società.