Come favorire l’inclusione scolastica? Sfide e opportunità

Perchè è importante l'inclusione scolastica

L’autunno è tempo di inizi, di nuovi progetti, di anni scolastici che si aprono, di iscrizioni a nuovi corsi per il tempo libero di grandi e piccini.

Ma questo è anche il tempo perfetto per riflettere, perché se è vero che tutto riparte, spesso vorticosamente, è altrettanto importante domandarsi sempre in quale direzione stiamo andando.

E allora, parlando di scuola non si può non affrontare il tema dell’inclusione scolastica, tema che a noi di Bit on Cloud sta particolarmente a cuore.

La parola inclusione, un po’ come la parola resilienza, è un termine che si sente ripetere senza soluzione di continuità. E questo è un buon segno, quantomeno perché nella nostra società e negli ambienti educativi si sta consolidando la consapevolezza che l’inclusione sia alla base di una visione del mondo dove rispetto e valorizzazione delle diversità sono pilastri su cui far poggiare i principi educativi del presente e del futuro.

Attenzione: quando parliamo di valorizzazione della diversità è necessario pensare a tutti gli studenti che “funzionano” diversamente. Pensiamo alle disabilità (mentali, fisiche, semplici complesse…) e alle forme di neurodivergenza che non rappresentano una disabilità, ma sono semplicemente un modo diverso di essere, di pensare, di apprendere.

La scuola deve accogliere, rispettare e offrire strumenti per garantire che ogni studente, indipendentemente dalla sua origine, abilità o background, abbia l'opportunità di accedere a un'istruzione di alta qualità in un ambiente accogliente e inclusivo.

Le sfide dell'inclusione scolastica

Pur apprezzando questa preziosa evoluzione culturale, i limiti e le sfide dell’applicazione dei principi dell’inclusione all’interno della scuola sono svariati e complessi. In questo articolo proviamo a esplorarli e a suggerire qualche strategia da applicare nelle realtà scolastiche per superare le difficoltà.

#SFIDA 1: Risorse limitate

Una delle sfide principali dell'inclusione scolastica è la disponibilità limitata di risorse finanziarie, umane e materiali. Per garantire un ambiente inclusivo, le scuole devono poter investire in insegnanti specializzati, tecnologie assistive, programmi di formazione e strutture accessibili. Spesso, le scuole si trovano ad affrontare budget limitati che possono rendere difficile la fornitura di supporto adeguato.

Cosa fare?

È evidente che servirebbero più investimenti, pubblici e privati per aumentare le risorse disponibili.

Ma quando questo non accade o non può accadere nella misura necessaria, può essere utile rafforzare le collaborazioni con le organizzazioni e le comunità locali, ad esempio le associazioni di genitori, le onlus che si occupano di disabilità, associazioni di volontariato con competenze spendibili all’interno della scuola per partecipare a iniziative e accedere a contenuti e risorse altrimenti difficili da raggiungere.

Gli insegnanti giocano un ruolo cruciale nell'implementazione dell'inclusione scolastica, ma spesso possono sentirsi impreparati ad affrontare le esigenze diverse degli studenti. Le esigenze sono tante, differenti per ogni individuo e la formazione degli insegnanti deve quindi essere una priorità.

Cosa fare?

• Programmi di formazione continua: Le scuole dovrebbero offrire programmi di formazione continua per gli insegnanti che coprano tematiche legate all'inclusione, alla diversità e alle migliori pratiche pedagogiche. La formazione può essere svolta non solo attraverso corsi specifici per insegnanti ma anche rafforzando le relazioni con le associazioni, le onlus sul territorio che si occupano di disabilità e neuro-divergenze.

Nella nostra esperienza sono molte le risorse educative, le esperienze, gli spunti didattici e di gestione dello studente che possono essere acquisite da una collaborazione sul territorio con chi ha a che fare quotidianamente con situazioni complesse non solo all’interno dell’ambiente scolastico.

• Teacher Training: laddove ci sia una collaborazione della famiglia, è di fondamentale importanza cooperare con i terapisti, partecipare direttamente a sessioni di terapia o ospitare a scuola i terapisti per lavorare insieme sugli obiettivi comuni e apprendere strategie per ottimizzare l’apprendimento. Questo aspetto è una parte essenziale della formazione degli insegnanti per bambini disabili, una sorta di training on the job necessario a comprendere il tipo di disabilità, le sfide e le strategie di insegnamento adatte a ciascun bambino.
• Mentorship: In ultimo, è cruciale creare delle equipe interne tra insegnanti in cui gli insegnanti più esperti possano servire da mentori per quelli meno esperti, condividendo le loro conoscenze e le loro esperienze durante tutto l’anno scolastico.

#TERZA SFIDA: Resistenza al cambiamento

Chi si occupa di disabilità sa che non esiste una “confort zone”. Ogni bambino o ragazzo è unico e necessita di aver accesso a strategie di apprendimento diverse e personalizzate.

Questo rende particolarmente importante che tutti gli insegnanti in particolare di sostegno, abbiamo una buona capacità di superare la resistenza al cambiamento e che anche le famiglie siano adeguatamente seguite per “uscire dagli schemi”, laddove ci sia una resistenza più o meno manifestata.

Cosa fare?

Di resistenza al cambiamento ne abbiamo ampiamente parlato (trovate qui i nostri articoli per approfondire). In questo contesto le strategie possono tradursi in:

• Comunicazione efficace: Il management della scuola deve comunicare in modo chiaro e trasparente i benefici dell'inclusione sia agli insegnanti che alle famiglie e porsi come protagonista della promozione di una cultura sociale inclusiva.
• Coinvolgimento proattivo: Coinvolgere gli insegnanti, i genitori e gli studenti nel percorso di ogni studente può contribuire sensibilmente a motivare le persone a collaborare e fare del proprio meglio per raggiungere degli obiettivi di inclusione sociale e scolastica.

Se vuoi approfondire il tema dell’inclusione scolastica con spunti interessanti per i tuoi progetti leggi gli articoli del nostro blog!